Aumentare la sostenibilità del modello agricolo attraverso l’innovazione è una delle sfide più importanti del prossimo futuro.
Nell’azienda agricola di Paola Fiore “Risoinfiore” non si tratta di futuro, ma di pratiche già collaudate. Da anni l’azienda lavora in agricoltura di precisione, impiega le tecnologie più evolute per acquisire dati che migliorino la produzione, minimizzino i danni ambientali ed elevino gli standard qualitativi dei prodotti.
Risoinfiore produce “Il riso Gloria, l’unico a residuo zero sul mercato mondiale, esente da qualsiasi traccia di prodotti tosanitari, come da analisi multiresiduale full pubblicate, con marchio registrato in Italia ed Europa”, racconta Paola Fiore.
“È coltivato in agricoltura sostenibile e conservativa con l’utilizzo di energia rinnovabile prodotta dal nostro impianto fotovoltaico. Le nostre macchine hanno sistemi di guida automatici sul campo con tecnologia GPS. Mappiamo le produzioni per ottimizzare l’impiego di concimi e sementi e, attraverso un software, registriamo in tempo reale le attività sul campo. L’essicazione e lo stoccaggio sono computerizzati e l’essiccazione è di tipo dolce, grazie al compensatore aeraulicoCOMPENSATORE AERAULICO Il Compensatore /valvola della Ditta Miniera, è stata montata su un essiccatoio in aspirazione (ditta Biani), con capacità mc 90 di volume. Dalla prima essiccazione eseguita dopo il montaggio del compensatore si è riscontrato un allineamento delle temperature all’interno dell’impianto. Infatti le quattro sonde montate sulla temperatura dell’aria in uscita (una per ogni aspiratore), leggevano , nonostante le innumerevoli modifiche fatte nella camera di aspirazione, una differenza media di 4/6 gradi tra le sonde centrali (2-3) e le sonde esterne (1-4). Inserendo il compensatore, facendo diverse prove sui vari cicli di essiccazione, con valvola “aperta” la temperatura diventa omogenea dalla sonda 1 alla sonda 4, con una differenza massima di 2 gradi, ritornando sui valori sempre riscontrati di disallineamento con la sua “chiusura”. L’impianto di essiccazione è dotato di un umidostato che costantemente campiona il riso, prelevandolo a cicli di tempo preimpostato, determinando umidità e temperatura. Ciò ha permesso di riscontrare una riduzione variabile da 1,5 a 3 ore dei tempi di essiccazione, con valvola aperta rispetto a valvola chiusa, campionando prodotti con umidità inziale simile. La media dei consumi orari di gasolio in questo impianto dell’anno 2016 si attesta a 55,5 litri/ora per essiccazione, evidenziando un risparmio medio pari a circa 90/100 litri ad ogni ciclo di lavoro. La media di energia elettrica utilizzata per l’anno 2016 è 46/kw ora, quantificando un risparmio di 100 kw per ogni ciclo di essiccazione. Le prove sono state eseguite su varietà di tipo indica (ecco 51) e di tipo japonica (gloria – centauro), ottenendo in entrambe gli stessi risultati. , che evita lo choc termico e lascia intatte le proprietà organolettiche del riso, limitando l’utilizzo di energia e carburante. Con automazione e tecnologie – conclude – eliminiamo inutili consumi, rispettiamo la biodiversità nelle risaie e produciamo un riso eccellente e unico”